James Van Der Beek, il toccante messaggio al figlio: “Scusa se non sono sempre stato il padre che volevo essere”
L’attore di Dawson’s Creek lotta contro un cancro al colon e confessa il suo più grande rimpianto da padre nel giorno del quarto compleanno del figlio Jeremiah.
C’è una verità che arriva dritta al cuore nelle parole di James Van Der Beek, l’attore diventato simbolo di una generazione grazie al personaggio di Dawson Leery nella celebre serie Dawson’s Creek. Oggi, a 48 anni, è un padre di sei figli, ma anche un uomo che affronta con coraggio una battaglia difficile: quella contro un cancro al colon-retto al terzo stadio, diagnosticato nel 2024.
Nel giorno del quarto compleanno del figlio Jeremiah, Van Der Beek ha scelto di condividere su Instagram un messaggio che è un inno all’amore paterno ma anche una confessione intima, piena di umanità, dolore e gratitudine.
Le parole di un padre ferito ma grato
“Quattro anni oggi. Dopo due gravidanze interrotte a termine, pensavamo di aver chiuso. Grazie a Dio sei arrivato tu”, scrive l’attore, ricordando le due gravidanze interrotte vissute con la moglie Kimberly prima della nascita di Jeremiah, il loro sesto figlio. Nel post, accompagnato da un carosello di foto piene di tenerezza, Van Der Beek appare accanto al bambino, con un sorriso che nasconde la fatica e il segno visibile della malattia.
Poi la confessione più sincera: “Scusa per i momenti in cui non sono riuscito a essere il padre che desideravo per te… quando ero troppo debole per prenderti in braccio, lanciarti in aria o anche solo metterti a letto.” Un’ammissione disarmante che rivela la vulnerabilità di un uomo che, pur abituato ai riflettori, oggi mostra la sua parte più fragile.
La forza dell’amore in famiglia
“Vederti crescere e rivelarti a noi è stata una delle più grandi gioie della mia vita”, scrive ancora l’attore, lasciando trasparire tutto il suo affetto per il figlio. “E anche se sei avaro di abbracci… quando decidi di stringermi con quelle braccia forti, è come se il tempo si fermasse e tutto fosse di nuovo giusto nel mondo.”
Una dichiarazione d’amore che commuove e fa riflettere su quanto il legame tra genitore e figlio possa diventare ancora più profondo nei momenti di fragilità. “Ti amo, piccolo mio. E ti amerò sempre. Tutto ciò che devi fare è essere te stesso. Buon compleanno, mio grande piccolo ragazzo”, ha concluso, regalando al mondo un frammento di intimità pura, lontano da ogni apparenza.
Un esempio di coraggio e umanità
James Van Der Beek e la moglie Kimberly sono genitori di sei figli: Olivia (15 anni), Joshua (13), Annabel (11), Emilia (8), Gwendolyn (6) e il piccolo Jeremiah (4). Una famiglia numerosa e unita, che ha già affrontato prove durissime. Le due perdite del 2019 e del 2020, condivise pubblicamente, avevano lasciato un segno profondo nel cuore di entrambi. Ma oggi, nonostante la malattia, la coppia continua a trasmettere forza e speranza.
Nel novembre 2024 l’attore aveva rivelato pubblicamente la sua diagnosi di cancro al colon-retto, spiegando di aver scelto di affrontare il percorso di cura in modo privato, sostenuto dall’amore della sua famiglia. “C’è motivo di essere ottimisti, e mi sento bene”, aveva detto in un’intervista a PEOPLE, lasciando intravedere la determinazione di chi non vuole arrendersi.
Il peso della malattia e la forza dei figli
Parlando del suo rapporto con i figli, Van Der Beek ha confessato quanto la malattia abbia cambiato le sue priorità: “I miei bambini sono stati così affettuosi, così premurosi e pieni d’amore. Ti spezza il cuore vederli crescere così in fretta, ma allo stesso tempo li guardi e capisci quanto siano capaci di metterti al primo posto. Come padre è qualcosa di commovente… e devastante allo stesso tempo.”
Parole che raccontano la consapevolezza di un uomo che ha imparato a vivere ogni giorno come un dono. Oggi, il protagonista di Dawson’s Creek non è più il ragazzo dei sogni adolescenziali, ma un padre che combatte con dignità, amore e verità, offrendo al mondo una lezione preziosa: che anche nei momenti più duri, la luce della famiglia e l’amore per i propri figli possono rendere ogni battaglia degna di essere vissuta.